giovedì 16 febbraio 2012

Il dibattito politico in Facebook: Gianfranco Fini


In due righe
Analizzo il dibattito sviluppato da quattro post di Gianfranco Fini sulla sua bacheca di Facebook. Pur impostando la comunicazione molto meglio di altri parlamentari, ottiene gli stessi mediocrissimi risultati, anche per la maleducazione dei facebookiani che, evidentemente esasperati dalla politica, non portano il rispetto che si deve al Presidente della Camera.


I politici su Facebook
Molti politici di primo piano hanno ormai un loro profilo in Facebook, che 'piace' talvolta a migliaia di persone. I profili sono aggiornati spesso con post di varia natura, i quali vengono quasi sempre commentati, talvolta anche da qualche centinaio di persone.

A giudicare dai numeri, dunque, Facebook è un canale vivace, che stimola i facebookiani a farsi vivi, a dire la loro direttamente al politico. Ma la quantità e la qualità non vanno d'accordo (niente di strano, o no?).

Questa quantità di post di commento, infatti, che cosa contiene? La risposta sintetica è: di tutto, assolutamente di tutto. Cioè: messaggi pertinenti, messaggi non pertinenti, messaggi cortesi e dialogici, messaggi volgari e aggressivi, messaggi chiari, messaggi ambigui o dal significato (apparentemente?) oscuro, messaggi ben formulati, messaggi scritti coi piedi.

Il popolo di Facebook interviene dunque molto, mostra di volersi esprimere nel dibattito politico, ma... non lo sa fare.


I post di Fini
Lunedì 13 febbraio, il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini pubblica, però come Presidente di Futuro e Libertà, ben nove post tra le 11,55 e le 12,21 che stimolano complessivamente 128 commenti. Di questi, i quattro più recenti raccolgono 64 commenti (alle ore 12 del 16 febbraio), dei quali quelli pertinenti sono solo 6.


I commenti pertinenti
Dei sei commenti pertinenti, tre commentano il post seguente:

Quale vorremmo fosse l’identikit dell’Italia del 2020? Proviamo a disegnarlo confrontandoci con le altre società europee, aprendoci ai suggerimenti dei centri di ricerca e delle università, ascoltando le mille voci della cittadinanza attiva.

·       FLI, e lo condivido progetta un Italia legalitaria, meritocratica, di unità nazionale e con regole di mercato .FACCIAMOLO.
·       Smart Grid - Smart City - egovernment ... restituzione del maltorto dagli amministratori per malgovernoe conflitti di interesse a tutti i livelli
·       Una socialdemocrazia in stile nordeuropeo. Ma molti italiani non la meritano e sono quelli che buttano merda su tutto e tutti non volendo comprendere che la vera merda é secca ed obsoleta. Avanti con Fini.


E tre commentano il post seguente:

La Seconda Repubblica è stata sepolta da dosi massicce, e a lungo andare intollerabili, di demagogia, populismo, conflittualità, inconcludenza. La politica raccoglie quel che ha seminato. Se questo ragionamento è condiviso, allora rimbocchiamoci le maniche. Forse serviranno anche facce nuove, ma il deficit che sta facendo trionfare l’antipolitica è di idee, di progetti!

·       Presidente, c'è un popolo, un'Italia, che si sente abbandonata, che ha perso la voglia di combattere... Una Italia a cui la seconda repubblica ha tolto anche il diritto di scegliersi i propri rappresentanti. servono si idee nuove, ma servono anche e soprattutto facce nuove politici con la schiena dritta... Mai più colonnelli mercenari... Forza presidente, gli italiani hanno bisogno di uomini come lei ...
·       a me sembra che le idee e i progetti veri le stia mettendo in campo proprio quella che definite "antipolitica", cioe cittadini che non sentendosi piu rappresentati, non si limitano a demolire tutto quello che c'è di marcio della partitocrazia, ma mettono in rete le loro idee e le loro competenze al servizio della collettivita'..questa è autentica democrazia dal basso.A mio avviso di questi tempi la vera antipolitica è rappresentata proprio dai partiti..
·       Sicuramente serviranno facce nuove,idee nuove, progetti diversi e leggi diverse. Poche parole e molti fatti: nuova legge elettorale( vogliamo scegliere chi ci governa),riduzione di politici (parlamento-regione-province), eliminazione di tutti i " baracconi politi"e di tutte le doppie nomine ai politi e amici di politici. Rispetto per i referendum: finanziamento ai partiti politici(un esempio) e si potrebbe continuare ancora....... ma io penso che tu Gianfranco tutte queste cose le sai perfettamente e allora VAI AVANTI non ti fermare e non avere paura!


Cortese ma inutile incoraggiamento
22 commenti sono cortesi, ma privi di contenuto o recano un contenuto non pertinente:
·       Andiamo Avanti!
·       Msi...AN...FLI....sempre al tuo fianco!!!
·       Progettiamo l'Italia di domani!!!!
·       ci sto, tutti dobbiamo contribuire a fare qualcosa per uscire da questa terribile situazione
·       Caro gianfranco non dimenticare che anche tu fai parte della politica che ha seminato! qualcosa di buono hai fatto, ma puoi fare molto di più! !!!!!! non deluderci!
·       IL NO DI MONTI ALLE OLIMPIADI E' UN GRAVE ERRORE !!! (L'italia è unno dei Paesi più ricchi del Mondo e lo è molto di più del 1960....senza contare le copiose sponsorizzazioni oggi possibili che... se ben gestite.....farebbero delle Olimpiadi una piattaforma di rilancio dell'Italia....CHE E' OGGI PREDA DI UN DISAFATTISMO POLITICO DI SINISTRA - vecchia maniera - )


Sfiducia, sospetto, o peggio
12 commenti ignorano l'argomento proposto nel post di Fini, e discutono con qualche motivazione esplicita i presupposti dei post di Fini, ed esprimono soprattutto un atteggiamento di sfiducia, o peggio:
·       Basta parlarne! La gente è stanca! L'indiscutibile "mancanza di credibilità" della politica italiana sta portando i cittadini a disinnamorarsi anche dei propri rappresentanti. Ho paura nel vedere quello che accade in Grecia, dei primi accenni di "ribellione" nel Belgio e mi domando se, quello che è stato fatto dalla popolazione in Islanda possa essere fatto anche in Italia! Purtroppo, la percezione della maggior parte degli italiani è che la politica non è più vicina ai problemi degli Italiani ma solo a quella che permette loro di continuare a gestire per proprio interesse il bene pubblico. A parole viene detto che "i problemi degli italiani stanno "al centro" delle discussione dei partiti politici"..... Ebbene, sta proprio quì lo sbaglio; non devono stare "al centro" ma bensì "davanti" a qualsiasi altro problema se si vuole veramente salvare l'Italia ma soprattutto gli Italiani! Non è salvando le banche che si salva l'Italia; non è tagliando gli stipendi o immettendo nuove tasse o l'IMU che l'economia aumenta.... ma tutto l'opposto! Se il cittadino ha più soldi in tasca, può spendere, innescando quella catena che porta alla salvezza. Quindi, basta parlarne, discuterne, aprire dibattiti, tavole rotonde, quadrate, colazioni di lavoro, etc. etc.; gli Italiani attendono i fatti, e non hanno più pazienza!
·       sono anni che mi sento ripetere :" unire il nostro popolo su pochi obiettivi condivisi".... ma sino ad oggi, oltre ai bei manifesti e alle letterine per babbo natale. Di obiettivi, chiari, raggiungibili, plausibili ne ho sentiti pochi, anzi ...... nulla
·       Il cantiere politico deve essere REALE basato sui fatti e non sulle parole !
·       2020? Ma siamo sicuri che nel 2020 esisterà ancora l'Italia? Ma soprattutto, siamo sicuri che ci saranno ancora gli Italiani o i partiti politici?


I contropartecipanti
24 commenti entrano a gamba tesa, in modo aggressivo, come per sfogare una frustrazione. Raramente si trova un riferimento all'argomento e, quando c'è, è strumentale allo sfogo:
·       Caspita! anche gianfranco fini e' su facebook??? coinvolgente!!!
·       dotto' diventasti ora contadino per caso ? Bravo semina.. ma il grano.. buttalo nel posto giusto.. perche' se dovessi sbagliare posto verra' beccato dagli uccelli e soffocato dalle erbacce..a giugno poi vediamo la semina..comincia a zappare beddu miu..Cordialmente.
·       Gentile onorevole. Vedo che un giorno si improvvisa muratore e un altro contadino... fra campi e cantieri. Quand'è che cercherete di improvvisarvi politici ?
·       che perdita di tempo con quest uomo.....
·       tu te ne devi andare a fanculo. .. dopo che ti hanno controllato tutti i conti e i soldi che hai sicuramente rubato
·       La migliore soluzione per superare la "terribile situzione" è che Fini se ne vada a e magari si trovi un lavoro
·       vai a lavorare in fabbrica..dp trent'anni ke ti campiamo
·       hai tradito i miei ideali di anticomunista hai tradito la coalizione hai tradito tutto e come me ce ne sono tanti vergognati
·       ma come?! FLIP E FLOP è già fallito?
·       Nel 2020 l'italia la vorrei senza traditori e facce di merda come la sua "Onorevole"


Il fallimento comunicativo
Su 64 commenti, 6 pertinenti, 22 cortesi ma inutili, 12 sfiduciati e 24 aggressivi.
I commenti che seguono il discorso di un altro commento, cioè che si agganciano a un commento precedente e discutono con quello, anziché con il post iniziale del politico, sono pochissimi. Fini non replica mai.


I contenuti dei post di Fini
I post di Fini sono tutti piuttosto brevi, definiscono bene l'argomento, cioè restringono molto il tema della discussione. Fini espone chiaramente una tesi sola, e la motiva.
Inoltre, i suoi post sono dotati di una loro cortesia conversativa, adeguatamente commisurata al suo ruolo politico e istituzionale. I cui elementi sono:
·       il 'noi' esortativo e inclusivo dei facebookiani ("Proviamo a gettare il seme..."; Apriamo un ideale cantiere politico..."; "aprendoci ai suggerimenti..."; "ascoltando le mille voci...");
·       l'invito a partecipare ("Appuntamento il..."; "chiamare a raccolta tutti coloro che..."; "allora rimbocchiamoci le maniche");
·       la disponibilità di Fini a mettersi in gioco ("Se questo ragionamento è condiviso").

Tuttavia Fini commette qualche errore:
·       dà per scontato di essere un politico al di sopra dei difetti che attribuisce alla politica. Sembra, per dirla diversamente, che si rivolga a una platea composta esclusivamente di militanti, mentre invece il suo profilo è aperto a tutti (e potrebbe non esserlo);
·       introduce argomenti generici, poco concreti;
·       non orienta in alcun modo il dibattito.

Rispetto agli esiti del dibatti, queste caratteristiche dei suoi post devono essere considerate degli errori di comunicazione, perché legittimano qualsiasi intervento.


La maleducazione dei facebookiani
Sembra quasi che a Fini sfugga quanto sia logoro il rapporto di fiducia tra cittadino e politica, e voglia misurarlo... a proprie spese. Questo è il risultato più interessante per lui, dal punto di vista della comunicazione in Facebook: che la gente non ci pensa due volte, persino con una inaccettabile mancanza di rispetto per la terza carica dello Stato, a insultarlo. L'irriverenza giunge fino al punto di esigere che Fini risponda, e di sospettare che non sia Fini a scrivere i post, ma qualcun altro. Ora, in termini di comunicazione, il silenzio di Fini e che il suo ufficio stampa pubblichi i post a suo nome, può anche essere considerato normale, ma esprimerlo nei termini seguenti è, ripeto, maleducato. Da un post dell'8 febbraio:

Mi auguro vivamente che ci sia presto una nuova legge elettorale. Difendendo l'esistente si difende l'indifendibile
·       Come chiamate un presidente della camera che non ha mai risposto ad nessuna delle 200 email ?
·       non risponde perchè sicuramente non è lui che gestisce la pagina facebook. Scrive sempre cose "fredde" tipo informative

Rispetto ad altri suoi colleghi, dei quali abbiamo analizzato la comunicazione Facebook (Finocchiaro, Gasparri, Belisario), Fini è, proprio in quanto Presidente della Camera, un indicatore molto più rilevante del livello di fiducia e persino di rispetto che i cittadini sono disposti a concedere a un politico.
Ma c'è di più. Proprio perché Fini è il Presidente della Camera, e dunque non può essere trattato come un altro qualsiasi parlamentare, i dibattiti sui post di Fini dicono che la maleducazione di molti partecipanti è un problema irrilevante rispetto alla loro inesistente capacità di discutere. Il dato dei commenti ai post di Fini conferma il dato dei post dei suoi colleghi: il popolo dei facebookiani non sa discutere, non vuole discutere e, quando pure lo fa, non ha niente o pochissimo da dire. Che Fini non replichi non è una bella cosa dal punto di vista dell'efficacia della sua comunicazione, ma è perfettamente comprensibile.

***

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