mercoledì 15 luglio 2015

Tecnologie dell'io (9): illocuzione e intelligenza emotiva

In alcuni articoli precedenti, avevo scritto che la credibilità è contendibile nelle tecnologie dell'io. Cioè, la credibilità che uno ha acquisito al di fuori delle tecnologie dell'io non è affatto garanzia che gli basti. Anzi, se costui è tra coloro che comunicano in base al presupposto "Io ho qualcosa da dirvi", è più probabile che venga ignorato, se non osteggiato o addirittura dileggiato (dipende da quanto insiste). Ciò accade perché le tecnologie dell'io creano comunità di persone che hanno qualcosa da dirsi.

mercoledì 8 luglio 2015

Le tecnologie dell'io (8): "Noi abbiamo qualcosa da dirci"

L'uscita di Umberto Eco sugli "imbecilli" a cui le tecnologie dànno diritto di parola (video) ha fatto notizia mica per l'idea, che circolava già, ma perché l'ha detta Eco e soprattutto perché ha usato il termine "imbecilli". Nella nomenclatura di Eco, comunque, gli imbecilli non vanno ad aggiungersi agli apocalittici e agli integrati, e nemmeno ne costituiscono un di cui: il destinatario del discorso di Eco era e resta limitato alla comunità di coloro che, in questo articolo, io definisco i titolari accreditati e riconosciuti dei contenuti, cioè, per usare un termine più comune ma a me insopportabile, agli intellettuali.